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Posted to utenti-it@openoffice.apache.org by Valerio Messina <ef...@iol.it> on 2012/09/02 20:07:33 UTC

Re: [utenti] fork WAS: Problema writer stampa sottolineatura

ho deliberatamente cambiato il subject (ma non il thread) perché ormai
l'argomento è passato al fork.


Giorgio TOMBOLA wrote:
> Linux e quello con gli effetti peggiori, basta pensare a quanti progetti
> interessanti sono morti perché invece di mantenerli ed espanderli quelli
> che potevano farlo ne hanno iniziato altri, destinati ad altrettanto
> prematura fine.

grazie del supporto sulla questione dello scrivere nella home,
su questo ultimo tuo punto però la vedo in modo opposto.
Seguo l'informatica dalla fine anni 70, e la mia impressione è che nella
storia è successo molto più spesso che software closed source venissero
abbandonati perché l'autore o la ditta che lo produce non ha più
interesse o tempo di svilupparlo.
Invece il software opensource (se valido) tipicamente viene preso da
altri e ne viene continuato lo sviluppo.
Attualmente i software più vecchi in circolazione sono certamente tutti
opensource, vedi i vari grep, awk, sed & C, che arrivano dagli albori di
unix, non saprei trovare un SW closed così' vecchio.

Sulla vicenda dei fork, la vedo così: essendo open, chiunque ha la
possibilità ed è incentivato a proporre un lavoro derivato. Questo fatto
migliora la specie in senso Darwiniano per fare un parallelo
evoluzionistico. Diverso è il discorso nell'attrarre altri bravi
sviluppatori, e quindi nel garantire lo sviluppo per lungo tempo. Perché
è inevitabile che un autore (o pochi sviluppatori) da soli non
riusciranno mai a realizzare qualcosa di valido e a mantenerlo
aggiornato per un lungo periodo di tempo.
In passato abbiamo assistito a tanti di questi episodi, e solitamente
uno dei due progetti (quello originale o quello derivato), veniva poi
abbandonato (basti pensare a X per fare un esempio, proprio in occasione
del cambio di licenza). Con il tempo sarà chiaro per tutti quale dei due
è sopravvissuto. Nel frattempo, spero che vengano spiegate in fretta le
ragioni ufficiali del fork, in modo trasparente
sulla HOME, altrimenti è sempre e solo una discussione tra pochi amici.

La mia esperienza personale è che ho assistito a ottime dritte tecniche
da questa lista, quindi deduco ci siano persone preparate. Poi come
tutti valuterò anche la velocità con cui vengono fissati i bug che
segnalo e implementate le RFE.

Valerio


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Re: [utenti] fork WAS: Problema writer stampa sottolineatura

Posted by "M. Manca" <m....@micronengineering.it>.
Il 02/09/2012 23:52, Valerio Messina ha scritto:
> M. Manca wrote:
>> Sono vere entrambe le cose, in sostanza � la bont� e l'utilit� di
>> un'applicazione a decretarne il successo sia open che closed source.
>> In alcuni casi il successo � limitato nel tempo semplicemente perch� una
>> soluzione non � pi� necessaria e questo lo stabiliscono gli utenti sia
>> di applicazioni open che closed source.
>> Il mercato del sw � complicato oggi si rischia di avere pi� successo con
>> una stupidata che gira su un iPhone/iPad che con un applicazione di
>> ingegneria sofisticatissima.
> ok, ma quello che volevo dire � che spesso le applicazioni closed
> spariscono anche se sono valide, pensate ad esempio a DVDshrink, ma ce
> ne sono mille altre molto valide e scomparse dagli anni 80 ad oggi.
> Con quelle open non succede, se sono valide vengono portate avanti da
> altri, perch� possono ereditare i sorgenti dell'autore che non ha pi�
> voglia/tempo di seguirle.
Si certo, a meno di abbandono dello sviluppatore entrambe chiudono per
motivi simili, considera tuttavia che per le piccole aziende quando si
dimette lo sviluppatore di un bel sw non � detto che riescano a
continuare a produrlo. Il sw � ancora scritto e pensato da uomini (per
fortuna) se vengono a mancare gli uomini o cambiano azienda... beh il sw
pu� anche sparire dal mercato.
>
> Valerio
>
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Re: [utenti] fork WAS: Problema writer stampa sottolineatura

Posted by Valerio Messina <ef...@iol.it>.
M. Manca wrote:
> Sono vere entrambe le cose, in sostanza è la bontà e l'utilità di
> un'applicazione a decretarne il successo sia open che closed source.
> In alcuni casi il successo è limitato nel tempo semplicemente perché una
> soluzione non è più necessaria e questo lo stabiliscono gli utenti sia
> di applicazioni open che closed source.
> Il mercato del sw è complicato oggi si rischia di avere più successo con
> una stupidata che gira su un iPhone/iPad che con un applicazione di
> ingegneria sofisticatissima.

ok, ma quello che volevo dire è che spesso le applicazioni closed
spariscono anche se sono valide, pensate ad esempio a DVDshrink, ma ce
ne sono mille altre molto valide e scomparse dagli anni 80 ad oggi.
Con quelle open non succede, se sono valide vengono portate avanti da
altri, perché possono ereditare i sorgenti dell'autore che non ha più
voglia/tempo di seguirle.

Valerio


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Re: [utenti] fork WAS: Problema writer stampa sottolineatura

Posted by "M. Manca" <m....@micronengineering.it>.
Il 02/09/2012 20:07, Valerio Messina ha scritto:
Sono vere entrambe le cose, in sostanza è la bontà e l'utilità di
un'applicazione a decretarne il successo sia open che closed source.
In alcuni casi il successo è limitato nel tempo semplicemente perché una
soluzione non è più necessaria e questo lo stabiliscono gli utenti sia
di applicazioni open che closed source.
Il mercato del sw è complicato oggi si rischia di avere più successo con
una stupidata che gira su un iPhone/iPad che con un applicazione di
ingegneria sofisticatissima.
> ho deliberatamente cambiato il subject (ma non il thread) perché ormai
> l'argomento è passato al fork.
>
>
> Giorgio TOMBOLA wrote:
>> Linux e quello con gli effetti peggiori, basta pensare a quanti progetti
>> interessanti sono morti perché invece di mantenerli ed espanderli quelli
>> che potevano farlo ne hanno iniziato altri, destinati ad altrettanto
>> prematura fine.
> grazie del supporto sulla questione dello scrivere nella home,
> su questo ultimo tuo punto però la vedo in modo opposto.
> Seguo l'informatica dalla fine anni 70, e la mia impressione è che nella
> storia è successo molto più spesso che software closed source venissero
> abbandonati perché l'autore o la ditta che lo produce non ha più
> interesse o tempo di svilupparlo.
> Invece il software opensource (se valido) tipicamente viene preso da
> altri e ne viene continuato lo sviluppo.
> Attualmente i software più vecchi in circolazione sono certamente tutti
> opensource, vedi i vari grep, awk, sed & C, che arrivano dagli albori di
> unix, non saprei trovare un SW closed così' vecchio.
>
> Sulla vicenda dei fork, la vedo così: essendo open, chiunque ha la
> possibilità ed è incentivato a proporre un lavoro derivato. Questo fatto
> migliora la specie in senso Darwiniano per fare un parallelo
> evoluzionistico. Diverso è il discorso nell'attrarre altri bravi
> sviluppatori, e quindi nel garantire lo sviluppo per lungo tempo. Perché
> è inevitabile che un autore (o pochi sviluppatori) da soli non
> riusciranno mai a realizzare qualcosa di valido e a mantenerlo
> aggiornato per un lungo periodo di tempo.
> In passato abbiamo assistito a tanti di questi episodi, e solitamente
> uno dei due progetti (quello originale o quello derivato), veniva poi
> abbandonato (basti pensare a X per fare un esempio, proprio in occasione
> del cambio di licenza). Con il tempo sarà chiaro per tutti quale dei due
> è sopravvissuto. Nel frattempo, spero che vengano spiegate in fretta le
> ragioni ufficiali del fork, in modo trasparente
> sulla HOME, altrimenti è sempre e solo una discussione tra pochi amici.
>
> La mia esperienza personale è che ho assistito a ottime dritte tecniche
> da questa lista, quindi deduco ci siano persone preparate. Poi come
> tutti valuterò anche la velocità con cui vengono fissati i bug che
> segnalo e implementate le RFE.
>
> Valerio
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Re: [utenti] fork WAS: Problema writer stampa sottolineatura

Posted by "M. Manca" <m....@micronengineering.it>.
Il 02/09/2012 23:40, Andrea Pescetti ha scritto:
> Il 02/09/2012 23:16, M. Manca ha scritto:
>> aggiungo soltanto che la posizione di IBM
>> � fin troppo di comodo considerando che per anni ha venduto un prodotto
>> sulle basi di OOo, posizione molto diversa da quella di Sun che
>> commercializzava OOo ad un prezzo peraltro assai modico e comunque
>> contribuiva in massima parte al progetto open source con l'unica pecca
>> di volerne mantenere il controllo.
>
> Non dici di quale prodotto parli, ma se parli di IBM Lotus Symphony mi
> risulta che fosse gratuito. E comunque il codice e' ora stato donato
> integralmente ad Apache OpenOffice, che come ho gia' scritto mi sembra
> una doppia ottima notizia (un fork che si chiude e una enorme
> quantita' di codice proprietario utile che diventa libero e open source).
Mi sono espresso male, intendevo dire che IBM vendeva gi� una suite con
il nome Syphony all'epoca del DOS e poi � saltata sul carretto di OOo i
pare nel 2007 ribattezzando la "sua" suite basata su OOo Syphony.
>
> Sun StarOffice (che, sempre se interpreto bene, e' il secondo prodotto
> di cui parli sopra) invece e' proprio morto: Sun (ora Oracle,
> ovviamente), a meno che non cambi idea in futuro, per ora ha deciso di
> non rendere disponibili i componenti proprietari per OpenOffice che
> aveva sviluppato. Sun StarOffice e' stato disponibile anche con il
> nome di "Oracle Open Office", ma per un periodo cosi' breve che non mi
> pare significativo.
Si certo ma per anni l'ha venduto ad un costo bassissimo e fornendo se
non ricordo male pi� template, immagini ed altri accessori minori.
>
> In conclusione: in questo momento non esistono derivati proprietari di
> OpenOffice; ne esistevano due (IBM Lotus Symphony e Sun StarOffice)
> che sono entrambi chiusi; di IBM Lotus Symphony abbiamo ereditato
> l'intero codice (e ci sono gia' delle build di OpenOffice fatte dal
> branch di Symphony: http://people.apache.org/~zhangjf/symphony/build
> ); StarOffice e' invece andato perduto.
Questo secondo me � estremamente positivo.
>
> Ciao,
>   Andrea.
>
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> Archivi: http://mail-archives.apache.org/mod_mbox/incubator-ooo-utenti-it
>
>



Re: [utenti] fork WAS: Problema writer stampa sottolineatura

Posted by Italo Vignoli <it...@gmail.com>.
Il 02/09/2012 23:40, Andrea Pescetti ha scritto:

> Non dici di quale prodotto parli, ma se parli di IBM Lotus Symphony mi
> risulta che fosse gratuito. E comunque il codice e' ora stato donato
> integralmente ad Apache OpenOffice, che come ho gia' scritto mi sembra
> una doppia ottima notizia (un fork che si chiude e una enorme quantita'
> di codice proprietario utile che diventa libero e open source).

Solo per pignoleria: il codice di IBM Symphony, come nel caso di quello
di OOo (che continua a essere proprietà di Oracle), è stato licenziato
con Apache License, ma rimane proprietà di IBM.

In realtà, però, il codice - che è stato trasferito all'interno di un
repository di Apache Foundation - è ancora con licenza proprietaria IBM
visto che per completare la variazione di licenza non è sufficiente una
dichiarazione ma devono essere modificate le intestazioni di tutti i
file (che son ancora quelle originali IBM).

Quindi, questo codice potrà essere utilizzato da qualsiasi software
libero compatibile in downstream con Apache License, e quindi anche da
LibreOffice (il motivo per cui ho tutte queste informazioni è lo studio
effettuato da Michael Meeks sul codice di IBM Symphony per valutare la
fattibilità dell'integrazione dell'interfaccia utente all'interno di
Writer e Calc, visto che quella di Impress è la stessa di OOo e non c'è
una soluzione per Draw, Base e Math, che non fanno parte di IBM
Symphony) solo quando IBM - e può farlo solo lei (nel caso di OOo tutto
questo lavoro lo ha fatto Andrew Rist di Oracle) - modificherà tutte le
intestazioni dei file.

-- 
Italo Vignoli - italo.vignoli@gmail.com
mob +39.348.5653829 - VoIP 5316436@messagenet.it
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Re: [utenti] fork WAS: Problema writer stampa sottolineatura

Posted by Andrea Pescetti <pe...@apache.org>.
Il 02/09/2012 23:16, M. Manca ha scritto:
> aggiungo soltanto che la posizione di IBM
> è fin troppo di comodo considerando che per anni ha venduto un prodotto
> sulle basi di OOo, posizione molto diversa da quella di Sun che
> commercializzava OOo ad un prezzo peraltro assai modico e comunque
> contribuiva in massima parte al progetto open source con l'unica pecca
> di volerne mantenere il controllo.

Non dici di quale prodotto parli, ma se parli di IBM Lotus Symphony mi 
risulta che fosse gratuito. E comunque il codice e' ora stato donato 
integralmente ad Apache OpenOffice, che come ho gia' scritto mi sembra 
una doppia ottima notizia (un fork che si chiude e una enorme quantita' 
di codice proprietario utile che diventa libero e open source).

Sun StarOffice (che, sempre se interpreto bene, e' il secondo prodotto 
di cui parli sopra) invece e' proprio morto: Sun (ora Oracle, 
ovviamente), a meno che non cambi idea in futuro, per ora ha deciso di 
non rendere disponibili i componenti proprietari per OpenOffice che 
aveva sviluppato. Sun StarOffice e' stato disponibile anche con il nome 
di "Oracle Open Office", ma per un periodo cosi' breve che non mi pare 
significativo.

In conclusione: in questo momento non esistono derivati proprietari di 
OpenOffice; ne esistevano due (IBM Lotus Symphony e Sun StarOffice) che 
sono entrambi chiusi; di IBM Lotus Symphony abbiamo ereditato l'intero 
codice (e ci sono gia' delle build di OpenOffice fatte dal branch di 
Symphony: http://people.apache.org/~zhangjf/symphony/build ); StarOffice 
e' invece andato perduto.

Ciao,
   Andrea.

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Re: [utenti] fork WAS: Problema writer stampa sottolineatura

Posted by "M. Manca" <m....@micronengineering.it>.
Il 02/09/2012 22:24, Italo Vignoli ha scritto:
> Il 02/09/2012 20:07, Valerio Messina ha scritto:
>
>> Nel frattempo, spero che vengano spiegate in fretta le ragioni
>> ufficiali del fork, in modo trasparente sulla HOME, altrimenti è
>> sempre e solo una discussione tra pochi amici.
> Le motivazioni del fork sono state spiegate in modo ampio e trasparente
> all'atto dell'annuncio e sono ancora pubblicate sul sito TDF. Peraltro,
> sono state riprese più volte anche dalla stampa, per cui basta fare un
> po' di ricerche.
>
> Si tratta di un fork ormai vecchio di due anni, e non ha alcun senso
> ripartire da zero, anche perché abbiamo continuato a comunicare in modo
> preciso e puntuale l'evoluzione del progetto.
>
> Le motivazioni, comunque, sono semplici: Sun aveva promesso una
> fondazione indipendente per la gestione del progetto OOo il giorno del
> primo annuncio del progetto (anno 2000), ma poi non aveva mai mantenuto
> la promessa perché voleva mantenere il controllo sul progetto stesso.
>
> La maggior parte della comunità aveva chiesto più volte la creazione
> della fondazione, ma questa richiesta era sempre stata ignorata.
>
> Quando il progetto è passato nelle mani di Oracle, gli esponenti più
> attivi a livello internazionale - che avevano incominciato da tempo a
> discutere del progetto - hanno deciso che era giunto il momento giusto
> per dar vita a una fondazione indipendente, e hanno incominciato a
> gettare le sue basi.
>
> In questo periodo, ci sono stati tentativi di incontro con Oracle e
> incontri con le altre aziende: IBM, SUSE, RedHat, Canonical, Google,
> Intel, eccetera.
>
> In questo periodo è stata scelta la doppia licenza LGPLv3+/MPL in quanto
> la seconda avrebbe consentito l'ingresso nel progetto di IBM (dopo il
> chiarimento della posizione contrattuale di quest'ultima con Oracle).
>
> Il progetto è stato annunciato il 28 settembre 2010, con un invito a
> Oracle e agli altri stakeholder ad aderire e partecipare allo sviluppo
> della fondazione su una base paritetica.
>
> SUSE, RedHat, Google e Canonical hanno aderito immediatamente, mentre
> IBM non ha più risposto a nessuna sollecitazione.
>
> Tutte le comunità locali, con l'eccezione di quella italiana e di quella
> spagnola, che si è disgregata, hanno aderito immediatamente (con alcune
> eccezioni legate a singoli individui o a personaggi che essendo
> ampiamente conosciuti nel progetto OOo non sono stati accettati
> all'interno di TDF).
>
> La comunità spagnola si è già ricreata, tanto che la città di Saragozza
> ha presentato la sua candidatura per l'organizzazione della LibreOffice
> Conference 2012 (che è stata assegnata a Berlino) e che ci saranno ben
> tre organizzazioni spagnole tra le prime certificate per LibreOffice.
>
> Oggi, TDF ha 530 sviluppatori - ovviamente, solo il 10% a tempo pieno -
> e in due anni è diventato il terzo progetto di software libero per lo
> sviluppo di un software desktop, dopo Firefox e Chrome.
Chiarissimo come sempre Italo, aggiungo soltanto che la posizione di IBM
è fin troppo di comodo considerando che per anni ha venduto un prodotto
sulle basi di OOo, posizione molto diversa da quella di Sun che
commercializzava OOo ad un prezzo peraltro assai modico e comunque
contribuiva in massima parte al progetto open source con l'unica pecca
di volerne mantenere il controllo.
>



Re: [utenti] fork WAS: Problema writer stampa sottolineatura

Posted by Italo Vignoli <it...@gmail.com>.
Il 03/09/2012 00:52, Valerio Messina ha scritto:

> ho cercato in tutto http://www.documentfoundation.org/
> ma non ne ho trovato traccia.
> In ogni caso l'articolo di Wiki inglese (quello Italiano invece no)
> spiega discretamente bene le cose:
> http://en.wikipedia.org/wiki/The_Document_Foundation

Puoi scaricare il comunicato stampa in italiano da qui:
http://dl.dropbox.com/u/116590/tdf-launchitalian.odt.

Comunque, nella pagina http://www.documentfoundation.org/foundation/
viene spiegato quasi tutto, anche se in modo abbastanza frammentato
(questo è un difetto tipico dei progetti basati sul volontariato).

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Re: [utenti] fork WAS: Problema writer stampa sottolineatura

Posted by Valerio Messina <ef...@iol.it>.
Italo Vignoli wrote:
> Le motivazioni del fork sono state spiegate in modo ampio e trasparente
> all'atto dell'annuncio e sono ancora pubblicate sul sito TDF. Peraltro,
> sono state riprese più volte anche dalla stampa, per cui basta fare un
> po' di ricerche.

ho cercato in tutto http://www.documentfoundation.org/
ma non ne ho trovato traccia.
In ogni caso l'articolo di Wiki inglese (quello Italiano invece no)
spiega discretamente bene le cose:
http://en.wikipedia.org/wiki/The_Document_Foundation

Valerio


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Re: [utenti] fork WAS: Problema writer stampa sottolineatura

Posted by Italo Vignoli <it...@gmail.com>.
Il 02/09/2012 20:07, Valerio Messina ha scritto:

> Nel frattempo, spero che vengano spiegate in fretta le ragioni
> ufficiali del fork, in modo trasparente sulla HOME, altrimenti è
> sempre e solo una discussione tra pochi amici.

Le motivazioni del fork sono state spiegate in modo ampio e trasparente
all'atto dell'annuncio e sono ancora pubblicate sul sito TDF. Peraltro,
sono state riprese più volte anche dalla stampa, per cui basta fare un
po' di ricerche.

Si tratta di un fork ormai vecchio di due anni, e non ha alcun senso
ripartire da zero, anche perché abbiamo continuato a comunicare in modo
preciso e puntuale l'evoluzione del progetto.

Le motivazioni, comunque, sono semplici: Sun aveva promesso una
fondazione indipendente per la gestione del progetto OOo il giorno del
primo annuncio del progetto (anno 2000), ma poi non aveva mai mantenuto
la promessa perché voleva mantenere il controllo sul progetto stesso.

La maggior parte della comunità aveva chiesto più volte la creazione
della fondazione, ma questa richiesta era sempre stata ignorata.

Quando il progetto è passato nelle mani di Oracle, gli esponenti più
attivi a livello internazionale - che avevano incominciato da tempo a
discutere del progetto - hanno deciso che era giunto il momento giusto
per dar vita a una fondazione indipendente, e hanno incominciato a
gettare le sue basi.

In questo periodo, ci sono stati tentativi di incontro con Oracle e
incontri con le altre aziende: IBM, SUSE, RedHat, Canonical, Google,
Intel, eccetera.

In questo periodo è stata scelta la doppia licenza LGPLv3+/MPL in quanto
la seconda avrebbe consentito l'ingresso nel progetto di IBM (dopo il
chiarimento della posizione contrattuale di quest'ultima con Oracle).

Il progetto è stato annunciato il 28 settembre 2010, con un invito a
Oracle e agli altri stakeholder ad aderire e partecipare allo sviluppo
della fondazione su una base paritetica.

SUSE, RedHat, Google e Canonical hanno aderito immediatamente, mentre
IBM non ha più risposto a nessuna sollecitazione.

Tutte le comunità locali, con l'eccezione di quella italiana e di quella
spagnola, che si è disgregata, hanno aderito immediatamente (con alcune
eccezioni legate a singoli individui o a personaggi che essendo
ampiamente conosciuti nel progetto OOo non sono stati accettati
all'interno di TDF).

La comunità spagnola si è già ricreata, tanto che la città di Saragozza
ha presentato la sua candidatura per l'organizzazione della LibreOffice
Conference 2012 (che è stata assegnata a Berlino) e che ci saranno ben
tre organizzazioni spagnole tra le prime certificate per LibreOffice.

Oggi, TDF ha 530 sviluppatori - ovviamente, solo il 10% a tempo pieno -
e in due anni è diventato il terzo progetto di software libero per lo
sviluppo di un software desktop, dopo Firefox e Chrome.

-- 
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